Intelligenza Artificiale WEB3 Blockchain
Il Futuro delle Banche nell’Era del Web3 e della Blockchain

Con l'avvento del Web3, molte delle operazioni tradizionali, come prestiti e mutui, potrebbero cambiare radicalmente grazie alla decentralizzazione offerta dalla blockchain. Tuttavia, è importante approfondire i dettagli pratici per capire meglio come funzionerà questo nuovo ecosistema.
Come funzionerà probabilmente con un prestito nel Web3?
Dati e documenti richiesti:
- A differenza delle banche tradizionali, nel Web3, probabilmente non servono documenti come buste paga o garanzie immobiliari.
- Invece, si utilizzerà una garanzia digitale, come cripto valute (ad esempio, Ethereum o Bitcoin) o NFT di valore. Questi asset verranno bloccati (collateralizzati) in uno smart contract. Tutto online senza la necessita di un esperto bancario e senza spostarsi da casa, con un wallet e lo smart contract.
Per rendere l'idea, immagina di depositare 1 ETH come garanzia per ottenere un prestito pari al 70% del suo valore in stablecoin (ad esempio USDT o DAI). Presto potrebbe diventare comune anche la tokenizzazione della proprietà, come una casa o un altro bene di valore, registrata su una piattaforma blockchain tramite un NFT. Questo NFT rappresenterebbe i diritti di proprietà, fungendo da contratto digitale unico e includendo dettagli come posizione, dimensioni, planimetrie e registrazioni legali.
In cambio della casa come garanzia o un altro bene di valore, sarebbe possibile ottenere un prestito direttamente da una piattaforma decentralizzata, senza la necessità di intermediari tradizionali. Gli smart contract regolerebbero l'accordo, assicurando che il prestito venga rilasciato solo quando l'NFT che rappresenta la proprietà è bloccato come collaterale. Se il prestito non viene restituito nei tempi stabiliti, lo smart contract potrebbe liquidare l’NFT, trasferendo la proprietà a un altro acquirente per saldare il debito.
Ovviamente, oggi tutto questo è ancora a livello di supposizioni, ma sono idee molto realistiche e probabili. Con il continuo sviluppo delle tecnologie blockchain, è solo questione di tempo prima che scenari simili diventino una realtà tangibile.
Ti sei chiesto immagino, ma chi presterà i "soldi digitali"?
- In piattaforme DeFi come Aave o Compound, i prestatori sono individui o pool di utenti che offrono le proprie criptovalute in cambio di un interesse.
- Questi fondi sono disponibili sotto forma di stablecoin (cripto valute ancorate al valore di una valuta fiat, come il dollaro).
Come verranno restituiti i soldi?
- Pagando il prestito con gli interessi stabiliti, direttamente sulla piattaforma. Gli smart contract garantiscono che i fondi del prestatore siano restituiti.
- Se non rimborserai, il tuo collaterale digitale verrà liquidato automaticamente per coprire il debito.
Anche le banche avranno le proprie cripto valute.
È molto probabile. Alcune già adesso.
- PayPal ha introdotto un suo stablecoin (PYUSD), che funziona come una valuta digitale ancorata al dollaro.
- Grandi banche potrebbero lanciare le proprie stablecoin regolamentate o collaborare con banche centrali per sviluppare le valute digitali delle banche centrali (CBDC).
Il futuro delle banche è un mix tra innovazione e adattamento.
Potremmo vedere:
- Banche tradizionali che si digitalizzano, offrendo criptovalute proprietarie e servizi blockchain.
- DeFi e piattaforme decentralizzate che competono direttamente offrendo prestiti e mutui decentralizzati (senza intermediari).
- E soprattutto servizi digitali
- Custodi digitali: Offrendo soluzioni per conservare in sicurezza asset digitali.
- Fornitori di conversione: Facilitando il passaggio tra valute tradizionali e digitali.
- Partner di Web3: Collaborando con piattaforme blockchain per offrire nuovi servizi.
Il Web3 non eliminerà le banche, ma le trasformerà in attori più innovativi e tecnologici, pronti a rispondere alle esigenze di un mondo sempre più connesso. 🌐
Sembra tutto così distante, ma arriverà prima di quanto immagini.






